Amica: “Che hai fatto, l’hai iscritta la bambina all’asilo?”
Io: “Purtroppo non abbiamo fatto in tempo per il Progetto Ponte, aveva ancora il pannolino all’epoca, e chissà se l’avrebbero presa.”
Pausa imbarazzata.
Proseguo: “Però al municipio mi hanno suggerito un programma diverso, pare sia bellissimo. Si chiama…si chiama…”
Pausa imbarazzata del tipo che madre degenere non sai manco dove hai iscritto tua figlia e…effettivamente no. Non lo sapevo proprio bene.
Cercando di darmi un contegno: “Vabé, poco importa il nome. In ogni caso non ci hanno chiamate.”
Dopo alcuni giorni arriva la telefonata dal Municipio Roma I.
Bambola è stata ammessa al Programma….programma…vabé. A quello.
Tre giorni a settimana, accompagnata da uno dei genitori per tutte e tre le ore di ciascuna mattina.
Non snellirà la routine quotidiana ma sarà cosa buona e giusta per abituare la pargola alla scuola vera.
Segreteria scolastica: “Venga alla scuola signora che le dobbiamo illustrare di cosa si tratta con precisione. Mi pare di capire che al municipio non le hanno detto nulla.”
Appuntamento per il venerdì seguente.
Per caso ne parlo al bar lo stesso giorno con una mamma conoscente che, casualmente ci va e ci porta entrambi i figli.
Lei è convinta. Entusiasta.
Conoscente: “E’ un programma splendido. Però guarda, è un lavoro enorme.”
Io: “Come enorme?”
Conoscente: “Si tratta di un lavoro sulla genitorialità, un progetto assistito. L’insegnante è una psicologa.
Ci sono regole ferree. Molto dure. I bambini non fanno ciò che vogliono e nemmeno tu.
Mio figlio ha pianto per sei mesi e io lo aspettavo nella stanza accanto. E’ stato terribile ma molto utile.
Insomma ti devi mettere in discussione. Capire i tuoi errori come madre. Imparare a riconsocerli.”
Io bianca come come il latte della centrale: “Gulp.”
Conoscente: “Insomma, alla fine devi demolirti per poi ricostruirti.
Non solo il rapporto con tua figlia ma te stess…”
Avevo già svoltato l’angolo senza manco pagare il caffé.
Lo so.
Sono sicurissima che di errori ne faccio veramente molti.
E sono altrettanto certa che alcuni non so neanche riconoscerli.
Di certo dovrei autoflagellarmi per aver assunto approcci senz’altro sbagliati.
Forse è vero che dovrei demolirmi per poi ricostruirmi.
Ma sai che c’é?
Per quest’anno passo.
Del resto che pretendono da una che ha fatto sega alla seconda lezione pre-parto e non si è mai più presentata?