Serate romane

giulia
Da quando è iniziato il bel tempo primaverile, quando Nonnasantasubito_1 stacca dal turno intorno alle 17:30, io e Bambola ci prepariamo e usciamo.

Dapprima facciamo fare un giretto ai cani. Poi ci posizioniamo stazionanti nella piazzetta sotto casa.

In quella piazzetta ci sono tre panchine.
Di solito occupiamo quella centrale, tanto per essere al centro nevralgico della situazione.

Siamo fortunate perché nel nostro crocevia conosciamo tutti ed è come un piccolo paese.
Oggi, per caso abbiamo incontrato un’amica, mamma A., che abita proprio sulla piazza e che ha un bimbo di circa 8 anni.
Spesso mi intrattengo in chiacchiere con lei (anche se nel frattempo ricevo l’odio del figlio C. che si deve sorbire gli attacchi di Bambola la quale pensa di essere perfettamente all’altezza di un ottenne e si relaziona con lui come se fosse la cosa più naturale del mondo – tipo che gli dice quet-ta pal-la ora tiri-a-mmmo – e poi non la tira o la tira in una direzione completamente sbagliata convinta di aver appena fatto la prodezza più rimarchevole della storia dell’umanità).

Con A. c’era una sua amica americana, con due figli: il maschio coetaneo e amico di C., e la più piccola, 3 anni.
A vederla (considerando che Bambola è formato gigante) sembrava coetanea di Giulia.
Quindi lei non aspettava altro che poterci giocare insieme.

La bambina treenne in questione, durante tutta la permanenza chiacchiericcia in piazza, ha fatto le seguenti cose:

a) ha dormito

b) si è vegliata

c) in silenzio ha abbracciato la mamma e, mentre sbadigliava, si è guardata placidamente intorno.

Nel frattempo la mia dolce bambina ha fatto le seguenti cose:

a) ha importunato una signora ucraina seduta sulla panchina accanto, che parlava su skype con la figlia, utilizzando un mini computerino (Bambola le si è avvicinata dicendo que-tttt-o è compu-ter della -si-gno-ra e lei, commossa da tanta attenzione ha cominciato a tirar fuori tutti i files delle foto di famiglia – insomma dopo tre minuti eravamo tutti amici).

b) si è andata a prendere un caffé con la cameriera del ristorante della piazza (durante il quale le hanno dato circa 20 bustine di zucchero – la sua nuova passione – che si è prontamente infilata nelle tasche).

c) E’ entrata nel ristorante con il cameriere  superpalestrato – detto Robocop –  e si è fatta accendere il ven-ti-la-to-re – altra sua passione storica.

e) Ha provato a svegliare la treenne italoamericana che dormiva nel passeggino. Insuccesso.

f) Ha perseguitato C. e l’amico mentre giocavano al calcio, pretendendo di tirare anche lei la palla.

g) Ha attaccato bottone con tre ragazzi (che avevano dato il cambio all’Ucraina) e, dopo una lunga quanto concitata conversazione con loro (!) ne è uscita con dei volantini elettorali. Dopo 3 minuti ci abbiamo fatto un aeroplanino.

h) Ha inseguito il nostro cane che nel frattempo era scesa dal porta-oggetti del passeggino dove di solito si defila come su un’amaca.

i) Ha mangiato i crackers, due bustine di zucchero e il succo di frutta

l) Ha provato di nuovo a svegliare l’italoamericana dicendo bam-bin-a nodd-ddormi-re. Nuovo fallimento.

m) Ha aperto un ombrello e ci ha fatto più volte, correndo, il giro della piazza (anche se non pioveva).

n) Ha svegliato l’italoamericana e le ha offerto un cracker. Le era caduto per terra e l’aveva raccolto senza farsi vedere. Si. E’ Miss generosità. Quello pulito col cavolo che glielo dava.

o) Ha piantato la grana in quanto voleva nuovamente imboccare nel ristorante e importunare tutto l’indaffarato personale. Gliel’ho impedito. Era inconsolabile.

Il tutto senza tacere nemmeno per 60 secondi consecutivi.

….Credo di aver intuito il motivo per il quale, quando siamo in piazzetta, mi pare di vedere degli sguardi di compassione diretti verso di me…

PS: La foto è stata scattata questa mattina, durante un’altra movimentata avventura. Bella eh?!

7 pensieri su “Serate romane

  1. grande bambola, peccato che sm un po’ lontane se no potremmo farla incontrare con il mio duenne logorroico e motoperpetuo.per dire sta notte nel sonno parlava della ferrari e di alonso.io nn ce la fo’ ;).cmq se devo proprio esser sincera un po’ ho rosicato pensando alla placida treenne americana.a volte, solo a volte però…vorrei che fosse un po’ più placido anche lui.anna

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