Quando Nonnasantasubito_2 ci ha detto che si sarebbe operata a un braccio per un problema alle articolazioni, vedendo il cielo che rapidamente diventava grigio e lattiginoso come in un oscuro presagio da tragedia greca, abbiamo compreso che dal perfetto e sincronizzatissimo piano che prevedeva il magico ed efficace alternarsi delle nonne durante la settimana, e a seguire, il repentino subentro di noi genitori durante il weekend, dovevamo rapidamente e senza indugio passare al piano B.
Nonnasantasubito_1 si è dunque prontamente sostituita entrando (ahimé per lei) in servizio a tempo pieno o quasi.
E fino a lì.
Quando poi però a Bambola e sottoscritta è venuto il purulento influenzone del secolo, la famiglia compatta è egregiamente passata al piano C:
abbiamo lasciato a casa Nonnasantasubito_1 al fine di risparmiarle il contagio e abbiamo, furbi come faine, evitato il continuo rimbalzo di microbi.
Non sto qui a elencare le inenarrabili conseguenze che tutto ciò ha causato alla situazione lavorativa di entrambi i genitori.
Quando però poi, tornate noi operative, a Nonnasantasubito_1 è alla fine comunque venuta una insistente febbre (con tanto di ricaduta a distanza di due giorni), anche il piano C è andato a farsi fottere.
Per la cronaca, il piano D non è mai stato concepito.
…To be continued.
Male, un piano D va sempre tenuto pronto. Per i figli, i piani dalla A alla Z potrebbero pure non bastare, memento homo!
Io sono al piano F. Ti lascio immaginare dove siano finiti gli altri 5 piani…
Coraggio!
aveccele le nonne!
sorrido…leggerti è un rivivere emozioni e situazioni..noi di nonnasantasubito, ne avevamo ed abbiamo una…di emergenze così…quante ne abbiamo avuto e..avrai , dai coraggio, un giorno , tra una ventina d’anni, incontrerai una giovane mamma che ti racconterà “queste cose” e tu…sorriderai, come faccio ora io…