Hai presente quando di sera, verso mezzanotte lei, che è già nel mezzo del sonno (da poco a dire il vero) si sveglia, quasi ancora dormendo, disperata in lacrime per chissà quale sogno, paura, motivo?
Allora in quel momento accorri a braccia e cuore aperti per calmarla, consolarla, rassicurarla. Perché lei è tua figlia e vuoi proteggerla anche dai suoi stessi sogni.
Beh! Io in quegli istanti, quando la prendo fra le braccia e la avvolgo tenera e calma, sussurrando suoni per lei rassicuranti, che riconosce, ho una strana sensazione.
Mi sembra di lievitare.
Ho come l’impressione di diventare ENORME, gigantesca.
Una mamma gonfiabile formato Omino della pubblicità delle Marshmallows in Ghostbusters.
Ovvero questo:
E così mi sembra di avvolgere, nella mia immanente immensità, la camera, la casa, poi i palazzi, la città, i paesi, il pianeta, tutti racchiusi nelle mie braccia.
E proprio nel centro perfetto di tutto ciò, immersa nella bambagia, bambola Giulia.
Ogni sera, ogni volta che piange nel sonno e corro a consolarla, io mi espando.
…
Mi domando se il fatto di sentirsi un mastodontico Barbapapà che abbraccia tutto il creato, possa essere considerata una proiezione dell’amore materno.
Oppure un sintomo del mio essere fulminata.
la prima che hai detto…
sicura?